Illusione
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Si differenzia dalla allucinazione, che è una caratteristica della schizofrenia (ma anche di altre patologie), perché nella allucinazione si percepisce qualcosa che non è presente nella realtà in quel momento. L’allucinazione viene anche definita come “percezione senza oggetto”. (Esempio: penso che qualcuno mi abbia impiantato un PC nel cervello, che mi parla e mi obbliga a fare certe cose).
Bisogna considerare, inoltre, un aspetto generale dell'illusione mentale: le opinioni che scaturiscono, generalmente, da pregiudizi culturali, nell'ambito di un condizionamento sociale che tenta di assicurare il funzionamento della stessa società, e che, per questo, diventano delle vere e proprie illusioni del sapere che determinano processi mentali, accettati ed elaborati come verità scontate.
Nell’illusione, il soggetto percepisce la realtà, ma, per diversi motivi, altera questa percezione.
In base a questo criterio, si possono distinguere diversi tipi di illusioni:
- illusione causata da disattenzione e compensata da tendenza al completamento: si verifica quando prestiamo poca attenzione a stimoli che provengono dall’ambiente. (Esempio: qualcuno ci sta parlando e tendiamo a completare le parole o le frasi che abbiamo ascoltato poco attentamente; nel leggere non facciamo caso agli errori di stampa).
- illusione affettiva: la percezione della realtà viene alterata dalle emozioni che la persona sta provando in quel momento. (Esempio: sto camminando di notte in un bosco e ho paura. Questa emozione mi fa interpretare le ombre che vedo, come se fossero mostri o animali).
- pareidolia: di fronte ad una realtà poco definita, incompleta, poco illuminata, entra in azione la fantasia che, utilizzando elementi ed immagini interne alla psiche della persona, elabora in modo fantastico lo stimolo sensoriale ricevuto. (Esempio: guardando le nuvole, ne interpreto le forme come figure fantastiche). In termini psicologici, questo fenomeno viene chiamato anche “proiezione” indicando con questa parola, qualcosa che il soggetto proietta sulla realtà che vede.
- illusioni ottiche: di fronte a certe figure, appositamente costruite, si verifica una distorsione visiva e percettiva. Questo fenomeno si distingue in: - visione di oggetti che non esistono (oggetti impossibili) - figure che vengono percepite distorte rispetto alla realtà (metamorfopsia) - figure che, se guardate a lungo, sembrano muoversi o deformarsi - figure che, se guardate a lungo, influenzano la percezione di figure esaminate subito dopo.
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